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Il decreto ha la finalità di sostenere la produzione di biometano immesso nella rete del gas naturale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito della Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4 – «Sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l’economia circolare», per un ammontare complessivo pari a 1.730,4 milioni di euro.
Il decreto reca disposizioni per la definizione degli incentivi al biometano immesso nella rete del gas naturale e prodotto, nel rispetto dei requisiti di sostenibilità previsti dalla direttiva UE, da impianti di nuova realizzazione alimentati da matrici agricole e da rifiuti organici o da impianti per la produzione di elettricità da biogas agricolo oggetto di riconversione.
SOGGETTI BENEFICIARI
Sono ammessi a partecipare alle procedure svolte successivamente alla pubblicazione dell’avviso i soli soggetti titolari degli impianti che rispettano il requisito indicato nel decreto.
CHI NON RIENTRA TRA I BENEFICIARI
- Le imprese in difficoltà secondo la definizione di cui al punto 20 della comunicazione della Commissione europea 2014/C 249/01;
- i soggetti richiedenti per i quali ricorre una delle cause di esclusione di cui all’articolo 80 del decreto legislativo n.50 del 2016;
- i soggetti che beneficiano del regime di cui al DM 2 marzo 2018.
INCENTIVI
- Contributo in conto capitale sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto fino alla percentuale massima del 40%.
- Tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biometano per una durata di 15 anni ed erogata a partire dalla data di entrata in funzione dell'impianto, secondo due modalità:
- tariffa omnicomprensiva per impianti di capacità produttiva pari o inferiore a 250 Smc/h;
- tariffa premio per impianti di capacità produttiva superiore a 250 Smc/h e per tutti gli impianti di produzione che immettono biometano nelle reti del gas naturale diverse dalle reti con obbligo di connessione.
CUMULABILITA' DEGLI INCENTIVI
Gli incentivi non sono cumulabili con altri incentivi pubblici o regimi di sostegno comunque denominati destinati agli stessi progetti.
SPESE AMMISSIBILI
Sono considerate spese ammissibili ai fini della sovvenzione in conto capitale:
- i costi di realizzazione e di miglioramento dell'efficienza dell'impianto, quali le infrastrutture e i macchinari necessari per la gestione della biomassa e del processo di digestione anaerobica, per lo stoccaggio del digestato, per la costruzione dell'impianto di purificazione del biogas, per il trattamento, la compressione e lo stoccaggio del biometano e della CO2, per la costruzione degli impianti e delle attrezzature per il consumo proprio di biometano;
- le apparecchiature di monitoraggio e ossidazione del biometano, gas di scarico e monitoraggio delle emissioni fuggitive;
- i costi di allacciamento alla rete del gas naturale;
- i costi per l'acquisto o l'acquisizione di programmi informatici funzionali alla gestione dell'impianto;
- i costi di progettazione, lavori, direzione lavori, collaudi, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, connessi alla realizzazione degli investimenti di cui sopra, fino ad un massimo complessivo del 12% della spesa totale;
- i costi per la fase di compostaggio del digestato.
SCADENZE
Le richieste di partecipazione alla prima procedura competitiva pubblica potranno essere presentate, esclusivamente per via telematica, mediante il nuovo applicativo “Sviluppo del biometano” a disposizione sul sito del GSE e accessibile dall’Area Clienti, dalle ore 12:00 del 30 gennaio 2023 e fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023.