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Capolavori dal Toledo Museum of Art - Treviso, Museo Santa Caterina 15 novembre 2025 - 10 maggio 2026
Mostra promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra - Organizzata da Linea d’ombra e Toledo Museum of Art. A cura di Marco Goldin
Marco Goldin torna nella sua Treviso con una mostra di autentici capolavori. Sessantuno quadri dal prestigio altissimo, se si pensa che nelle sale di Santa Caterina sono in arrivo, alcune anzi già arrivate, opere per un valore totale di un miliardo di euro.
Un’esposizione che nasce geograficamente da lontano – propone i capolavori del XIX e XX secolo del Toledo Museum of Art, in Ohio, nominato in questo 2025 il miglior museo degli Stati Uniti - e ancora più nell’anima di Goldin, che, studente a Venezia a Ca’ Foscari, scopre I racconti dell’Ohio di Sherwood Anderson e rimane affascinato dal paesaggio e dai personaggi, parimenti protagonisti.
Nasce anche da una occasione più vicina: il Museo statunitense è oggetto di un importante ammodernamento e ampliamento e un nucleo delle sue opere più belle ha già toccato Auckland, in Nuova Zelanda, prima di andare in Australia, a Adelaide. Treviso sarà quindi la sola sede in Europa. Dati i rapporti di lunga data di Goldin con il Museo americano, a Treviso giunge un’edizione assolutamente speciale della mostra. Il curatore ha infatti ottenuto una integrazione del corpus originario, puntando a un nucleo aggiuntivo di opere di qualità assoluta che escono per la prima volta dal Museo stesso e che, dopo questa occasione, non si potranno ammirare se non recandosi in Ohio. Il Toledo Museum of Art è infatti per tradizione una istituzione gelosissima dei suoi innumerevoli capolavori e rarissimamente ne presta anche uno soltanto.
Per scelta del critico, il percorso della mostra va a ritroso nella storia dell’arte, partendo dall’astrazione americana del secondo Novecento, da Richard Diebenkorn a Morris Louis, da Ad Reinhardt a Helen Frankenthaler, per transitare poi ad alcune esperienze capitali dell’astrazione invece europea, da Ben Nicholson e Josef Albers fino a Piet Mondrian e Paul Klee, per approfondire quindi il passaggio dal ‘900 all’’800 e di seguito i tre grandi temi: la natura morta, le figure e i ritratti, i paesaggi.
Nel primo caso, compaiono due tra i maggiori artisti che nel XX secolo si sono dedicati alla natura morta, come Giorgio Morandi e Georges Braque, mentre Henri Fantin-Latour e Camille Pissarro, nel pieno tempo della formazione del gruppo impressionista, dicono, e specialmente il primo, della raffinatezza cui questo tema conduceva i migliori tra i pittori.
Molto ampia, la sezione dedicata ai ritratti, alle figure e alle figure ambientate che propone un’emozionante sequenza di opere, a partire da Matisse, Bonnard e Vuillard, per giungere a De Chirico e Modigliani e a uno splendido Picasso cubista del 1909.
Poi la relazione, sul tema delle figure all’aria aperta, tra gli impressionisti d’oltreoceano e gli impressionisti francesi, con opere di William Merritt Chase, Berthe Morisot, Camille Pissarro per approdare a Courbet e Millet. I capi d’opera di Pierre-Auguste Renoir, Edouard Manet e Edgar Degas danno ulteriore valore spettacolare e assoluto a questa sezione.
Anche la parte dedicata al paesaggio, quella che chiude la mostra, ha i caratteri dell’eccezionalità. Dapprincipio con le visioni che alcuni pittori, in modo assai diverso l’uno dall’altro, dedicano a Venezia (Signac) o a Parigi (Delaunay e Léger) per godere poi di una sequenza strepitosa di paesaggi impressionisti e post-impressionisti. Tra essi una delle più belle, e ultime, versioni delle Ninfee di Monet, accanto a capolavori di Gauguin, Whistler, Cezanne, Caillebotte, Renoir, Sisley.
Infine, su una parete isolata, quel Campo di grano con falciatore a Auvers con cui Van Gogh dà l’addio alla vita. Un quadro che nella sua assolutezza, nel suo essere grondante di colore e umanità, splendidamente rappresenta la qualità altissima delle opere custodite nel Toledo Museum of Art.
Accanto a questo iconico dipinto, nella Sala ipogea del museo trevigiano, è stata creata una vera e propria sala cinema da cinquanta posti in cui verrà proiettato a ciclo continuo per i visitatori il film, scritto e diretto da Marco Goldin – animazioni e montaggio di Alessandro Trettenero, musiche di Remo Anzovino -, intitolato Gli ultimi giorni di Van Gogh. Partendo dalle settimane conclusive vissute dal grande artista nel villaggio di Auvers, la mezzora di film si muove tra meravigliose immagini dei quadri, gli scorci di Auvers, Van Gogh che cammina e dipinge, oltre alle musiche e alla narrazione sempre poetica.
“La presenza di Goldin a Treviso rappresenta – afferma Mario Conte, Sindaco di Treviso – un ritorno pieno di significati, un incontro tra la sua visione curatoriale e la vocazione culturale della nostra città. Questa nuova esposizione – che porta a Treviso capolavori straordinari – si inserisce in questa tradizione e la rilancia con nuova forza e ambizione. Treviso si conferma così custode del proprio patrimonio artistico, ma anche protagonista attiva nel panorama culturale nazionale e a pochi mesi da un appuntamento che ci proietta ancor più in una dimensione internazionale e che vede Treviso hub strategico: le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.”
“Dal Toledo Museum of Art nell’Ohio – afferma Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto – giungono nella Marca opere di giganti come Manet, Monet, Degas, Cezanne, Renoir, Gauguin, van Gogh, Matisse, Picasso, Modigliani, Mondrian. Un tempo la visione di così tante e rilevanti opere avrebbe richiesto un lungo viaggio che non tutti potevano permettersi. Penso a quale opportunità di accrescimento è proposta da questo evento. Esprimo il mio compiacimento con l’Amministrazione comunale, il curatore e tutti gli organizzatori.
“L’Amministrazione Comunale – queste le parole di Maria Teresa De Gregorio, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Treviso – è lieta di poter presentare questo nuovo appuntamento con la più bella pittura, nella convinzione che la mostra rappresenti motivo di arricchimento spirituale e culturale per tutti coloro che hanno scelto di varcare la soglia del Museo Santa Caterina. Una grande opportunità per la città che si prepara a consolidare non solo il suo ruolo nel panorama del turismo nazionale, ma anche ad affermare un importante riferimento culturale per il territorio, in grado di attirare talenti, turismo e nuove risorse, un’importante occasione per arricchire l’offerta culturale cittadina.”
“È con grande orgoglio e sincero entusiasmo che il Toledo Museum of Art presenta al pubblico di Treviso una selezione dei capolavori della sua rinomata collezione impressionista. Questa mostra rappresenta un momento significativo di scambio culturale tra la nostra istituzione, con sede in Ohio, e i nostri partner nella regione del Veneto, dove storia, tradizione artistica e impegno civico continuano a prosperare. Esprimiamo la nostra sincera gratitudine ai colleghi italiani per la loro collaborazione e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra. Desidero inoltre ringraziare i lettori di questo catalogo: il loro interesse conferma quello spirito di ricerca e di connessione che è al centro degli obiettivi del nostro museo.” Adam Levine, Direttore del Toledo Museum of Art.
“Per CentroMarca Banca è un onore essere partner di un’iniziativa culturale di rilievo come la mostra ‘Da Picasso a Van Gogh’, che porta a Treviso capolavori di livello mondiale grazie alla collaborazione con il Toledo Museum of Art. Questa collaborazione rispecchia i nostri valori più profondi, che vedono nella cultura uno dei pilastri su cui si fonda la comunità, e conferma l’impegno di CMB nella promozione e valorizzazione del territorio. Sostenere la cultura significa per noi creare opportunità di incontro e di crescita, generando valore per le persone e per l’economia locale e contribuendo così allo sviluppo della Marca e del suo patrimonio sociale e artistico.” Tiziano Cenedese, Presidente CentroMarca Banca.