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Nuovo Credito di Imposta 5.0 e Piano di Transizione
Con uno stanziamento di circa 6 miliardi di euro fino al 2030, il Piano Transizione 5.0 si propone di favorire la transizione energetica e digitale delle imprese italiane, incentivando con il sistema del credito d’imposta nuovi investimenti in progetti di innovazione che portino a una riduzione dei consumi energetici.
BENEFICIARI
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.
INVESTIMENTI AMMISSIBILI
Il credito di imposta è riconosciuto per le imprese di qualsiasi dimensione che sostengano spese tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici:
- acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0I beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
- acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (escluse biomasse) Rientrano tra le spese ammissibili i pannelli prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea con efficienza pari ad almeno il 21,5%. E’ prevista una maggiorazione del 120% e 140% del costo dell’intero impianto fotovoltaico nei casi specifici previsti dal decreto.
- spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde. La formazione deve essere erogata da soggetti esterni individuati con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Tali spese sono ammesse nel limite del 10% degli investimenti effettuati in beni strumentali, fino ad un importo massimo di 300.000 €. I soggetti beneficiari possono aderire al nuovo credito di imposta solo nel caso in cui rispettino i requisiti previsti dal Piano Transizione 4.0. In aggiunta, dovranno dimostrare il conseguimento di una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% dell’impresa, oppure del 5% del processo produttivo.
Coloro i quali non otterranno un risparmio energetico, possono quindi beneficiare delle sole aliquote del Piano Transizione 4.0 per gli investimenti fino al periodo d’imposta dell’anno 2025.
INTENSITA' DELL'AGEVOLAZIONE
Il credito di imposta prevede aliquote crescenti in base al livello di efficienza energetica conseguito e l’importo di investimento:
TRANSIZIONE 5.0 |
RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI |
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Dimensioni investimento |
Unità produttiva: |
Unità produttiva: dal 6% al 10% |
Unità produttiva: almeno il 10% |
Fino a 2,5 milioni |
35% |
40% |
45% |
Da 2,5 milioni a 10 milioni |
15% |
20% |
25% |
da 10 milioni a 50 milioni |
5% |
10% |
15% |
Il risparmio energetico viene calcolato su base annuale, rispetto ai consumi dell’esercizio precedente all’avvio degli investimenti ed al netto di variazioni di volumi produttivi e di condizioni esterne che possano influire sul consumo energetico. Per le imprese di nuova costituzione si fa riferimento ai consumi medi annui rispetto ad uno scenario controfattuale.
OPERATIVITA'
Tutti i dettagli non meglio specificati nel decreto legge, come il contenuto e le modalità di trasmissione delle certificazioni, i criteri per la determinazione del risparmio energetico e i requisiti dei soggetti autorizzati al rilascio delle certificazioni ex ante ed ex post, saranno definiti entro trenta giorni con decreto attuativo del Ministro delle imprese e del made in Italy e del Ministro dell’economia e delle finanze.